All’indomani del decreto del Tribunale per i minorenni di Roma che prevede l’allontanamento del figlio di Laura Massaro, la decadenza dalla responsabilità genitoriale per la mamma e la sospensione di ogni rapporto tra il bambino e sua madre, D.i.Re – Donne in rete contro la violenza invia una lettera aperta al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che presiede anche il Consiglio superiore della magistratura, alle ministre della Giustizia Marta Cartabia e delle Pari opportunità Elena Bonetti, nonché a David Ermini, vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura, per chiedere “un intervento urgente di tutte le Autorità competenti a tutela dei minori, dei loro sentimenti e delle loro relazioni, affinché sia posto termine alla pratica di mettere in Comunità i minori per rieducarli alla relazione con il padre rifiutato”.
La lettera aperta ricorda le diverse Ordinanze della Cassazione contro il costrutto della “alienazione parentale” utilizzato nei tribunali civili e minorili, e chiede “una formazione adeguata di tutti/e coloro che operano nel sistema giustizia, formazione che deve coinvolgere i centri antiviolenza ed essere incentrata sulla prevenzione della vittimizzazione secondaria e sul superamento degli stereotipi di genere che ancora condizionano l’operato dei tribunali penali, civili e minorili che affrontano casi di violenza maschile contro le donne e violenza assistita”.
“I centri antiviolenza della rete D.i.Re seguono moltissime donne che affrontano processi di separazione e affidamento in cui la violenza subita e la violenza assistita non vengono riconosciute, in cui le CTU giudicano le donne attraverso le lenti della PAS pur senza nominarla”, afferma Antonella Veltri, presidente di D.i.Re. “Le istituzioni non possono continuare a restare mute di fronte alle sofferenze inaudite inflitte a bambini e bambine e alle loro madri”.
Lettera aperta_ALIENAZIONE PARENTALE: diritti negati alle donne e ai minori.