Antonella Veltri, presidente D.i.Re: “Ne tenga conto anche il Parlamento italiano che sta varando la riforma della giustizia”.
D.i.Re, la rete italiana dei centri antiviolenza, esprime assieme alla Rete europea dei centri antiviolenza WAVE, soddisfazione per la Risoluzione adottata ieri dal Parlamento europeo “sull’impatto della violenza sui diritti dell’infanzia. Mi auguro che anche in Italia si possano assumere i contenuti della Risoluzione in merito alle dispute per l’affidamento di bambini e bambine”, dichiara Antonella Veltri, presidente di D.i.Re.
La Risoluzione, adottata ieri con una larghissima maggioranza – 510 voti a favore, 31 contro, 141 astensioni – e intitolata ‘Impatto della violenza da parte del partner e dei diritti di affidamento su donne e bambini’, afferma che “le dispute per l’affidamento dei bambini possono costituire una forma di violenza di genere quando sono usate da partner violenti per continuare a danneggiare le loro vittime” e chiede “misure urgenti per proteggere le vittime della violenza del partner nelle cause per l’affidamento dei figli”.
La Risoluzione stabilisce, inoltre, che “la protezione delle donne e dei bambini, e l’interesse superiore del bambino, devono avere la precedenza su altri criteri quando si stabiliscono gli accordi per la custodia dei minori e i diritti di visita”. E ricorda che: “Quando si esaminano i casi di affidamento, il bambino deve anche avere la possibilità di essere ascoltato e, nei casi in cui si sospetta la violenza del partner intimo, le udienze devono essere condotte da professionisti formati in un ambiente a misura di bambino”, ribadendo che il concetto di ‘alienazione parentale’ non ha alcuna evidenza scientifica.
Si tratta di “Principi affermati e richiesti da anni dai centri antiviolenza”, afferma Marcella Pirrone, presidente di WAVE e avvocata di D.i.Re, “e riproposti dalle raccomandazioni scaturite dalla recente indagine Il (non) riconoscimento della violenza domestica nei tribunali civili e per i minorenni, condotta tra le avvocate dei centri antiviolenza D.i.Re, che ha evidenziato il grave pericolo di vittimizzazione secondaria delle donne e dei minori nei procedimenti civili di affidamento di figli/e in situazione di violenza domestica”.
“Ora la parola passa alla politica, perché questa Risoluzione è un pronunciamento importante che anche il Parlamento italiano, che si prepara a varare una importante riforma delle giustizia civile, deve tenere presente”, conclude la presidente Veltri.