“Non è più accettabile contare il numero dei femminicidi in Italia. È indispensabile che le istituzioni tutte si facciano carico della mattanza cui stiamo assistendo, con urgenza e concretezza”.
A dirlo è Antonella Veltri, presidente di D.i.Re, al termine di una giornata che ha visto altri 2 femminicidi, in provincia di Brescia e di Cosenza, 7 donne uccise in 7 giorni.
“Dalla magistratura alle forze dell’ordine siamo tutte e tutti coinvolte/i”, prosegue Veltri. “Noi siamo in prima linea, ma i centri antiviolenza da soli non bastano. Tanto più che sta per chiudersi il 2021 e del nuovo Piano nazionale antiviolenza, scaduto nel 2020, finora abbiamo solo sentito parlare”.
“Chiediamo un impegno concreto perché si mettano in campo nell’immediato misure per affermare il rispetto dei generi e prevenire la violenza alle donne, partendo da quanto prevede la Convenzione di Istanbul, che è legge dal 2014 ma resta sostanzialmente inapplicata. E a pagare con la vita sono ancora una volta le donne”, conclude la presidente di D.i.Re.