23 novembre 2024: Tutte in piazza per cancellare il patriarcato
È fondamentale esserci per i 98 femminicidi dall’inizio dell’anno e per le 21.842 donne accolte nei primi 10 mesi di quest’anno” dichiara Antonella Veltri, presidente D.i.Re
È fondamentale esserci per i 98 femminicidi dall’inizio dell’anno e per le 21.842 donne accolte nei primi 10 mesi di quest’anno” dichiara Antonella Veltri, presidente D.i.Re
Michael Liguori, calciatore del Padova, è stato giudicato colpevole in primo grado dal Tribunale di Teramo per violenza aggravata nei confronti di una quattordicenne e condannato a tre anni [...]
“Oggi parliamo di Giulia e abbiamo il dovere di restituire alle ragazze e alle giovani donne la libertà di vivere la vita fuori dalla paura di uscire di giorno [...]
Cara Elena, non proviamo neanche a dirti che immaginiamo il dolore che provate tu e la tua famiglia: non sarebbe vero. Vogliamo però esprimerti la nostra sorellanza, dirti che le tue parole di questi giorni possono essere d’ispirazione per tantissime giovani donne.
L’aggressione alle donne del movimento NUDM testimonia un clima che non possiamo tollerare, non possiamo accettare. Abbiamo accolto la proposta della Commissione femminicidio di essere presenti a Venezia, condividendo – in un regime democratico e laico – la necessità di confronto, ognuna dalla propria posizione e nel rispetto dei ruoli, la necessità di un cambiamento culturale per prevenire e contrastare la violenza maschile alle donne.
D.i.Re aderisce alla manifestazione nazionale promossa dal movimento femminista e transfemminista Non Una DI Meno, prevista per sabato 26 novembre a Roma.
Ci troviamo a commentare, per l’ennesima volta, la cronaca di una morte annunciata, anzi di due morti annunciate. A Vicenza, Zlatan Vasiljevic ha assassinato l’ex compagna, Lidia Miljkovic con la quale aveva avuto due figli, e Gabriella Serrano con la quale aveva una relazione.
In un momento nel quale il patriarcato sta prendendo la rincorsa, prendiamo voce per non farlo accomodare, componiamo la libertà per farlo arretrare. Questo 8 marzo ci vedrà attive, presenti con la nostra politica, i nostri corpi e la nostra voce per dare il segno delle donne al contrasto della violenza maschile. Saremo nei luoghi delle istituzioni, riaffermando il nostro ruolo di protagoniste nell’evento che la Commissione femminicidio ha organizzato al Senato della Repubblica.