MISOGINIA E SESSISMO FUORI DALLE SCUOLE.
“Eravamo perplesse davanti alle dichiarazioni di portare influencer nelle scuole. Ora siamo profondamente preoccupate“ dichiara Antonella Veltri, presidente D.i.Re – Donne in Rete contro la violenza.
“Eravamo perplesse davanti alle dichiarazioni di portare influencer nelle scuole. Ora siamo profondamente preoccupate“ dichiara Antonella Veltri, presidente D.i.Re – Donne in Rete contro la violenza.
D.i.Re esprime preoccupazione di fronte al cosiddetto rafforzamento del Codice Rosso, che – nuovamente – sottovaluta sia i tempi delle donne nei loro percorsi di uscita dalla violenza, sia le indicazioni già espresse dalla stessa Rete D.i.Re e dal GREVIO.
Nel mese della Giornata Internazionale dei diritti della donna sono stati commessi 14 femminicidi. Uno ogni due giorni. I centri antiviolenza faticano a trovare i fondi necessari per garantire [...]
La Corte d’Appello di Genova ha confermato la sentenza di condanna del 2019 pronunciata dal Tribunale di Savona nei confronti di Matteo Camiciottoli, sindaco di Pontivrea accusato di diffamazione [...]
“Guardiamo con preoccupazione le scelte operate della coalizione di centro-destra per la nomina della seconda e terza carica dello Stato: due politici fortemente connotati per le loro dichiarazioni e [...]
La Rete nazionale antiviolenza esprime preoccupazione per l’approvazione di un testo che – presentato in forma non emendabile – non considera le necessarie osservazioni di chi da oltre 30 anni lavora al fianco delle donne per contrastare la violenza maschile. Per questo, nella giornata di ieri è stata inviata una comunicazione alle responsabili del Dipartimento Pari Opportunità, auspicando che le pericolose criticità segnalate venissero ascoltate.
Dichiarazione di Antonella Veltri, Presidente D.i.Re - Donne in Rete contro la violenza. "Un gesto grave e inaccettabile. Non basteranno le scuse che pretendiamo, non basterà il ritiro del [...]
125 femminicidi. 125 donne morte ammazzate per mano maschile in un anno: 17 in più rispetto all’anno precedente. A che punto dell’agenda di governo dei vari schieramenti politici si trovano la salvaguardia dei diritti delle donne, la loro libertà di vivere autodeterminandosi? Quale l’impegno a dare priorità alla libertà femminile anche attraverso il contrasto alla violenza maschile?
7 luglio 2022. L’Associazione nazionale D.i.Re – Donne in Rete contro la violenza ha deciso di revocare la costituzione di parte civile nei confronti di S.B, all’epoca dei fatti fidanzata dell’imputato, coimputata nel processo ad Alberto Genovese, l’ex imprenditore del web, accusato di violenza sessuale aggravata dall’uso di sostanze stupefacenti, lesioni e cessione di droga.
A poco più di 100 giorni dall’inizio del conflitto e in due mesi di attività i due blue dots – spazi sicuri dedicati a donne, bambini e persone con esigenze specifiche, aperti in Friuli Venezia Giulia da UNHCR e UNICEF in partnership con ARCI, D.i.Re, Save the Children e Stella Polare, hanno già raggiunto 2600 persone.
Ci troviamo a commentare, per l’ennesima volta, la cronaca di una morte annunciata, anzi di due morti annunciate. A Vicenza, Zlatan Vasiljevic ha assassinato l’ex compagna, Lidia Miljkovic con la quale aveva avuto due figli, e Gabriella Serrano con la quale aveva una relazione.
A partire da sabato 8 aprile, operatrici e mediatrici culturali della Reta nazionale antiviolenza D.i.Re sono impegnate nei Blue dots di UNHCR/UNICEF situati nelle zone di frontiera di Fernetti (TS) e Tarvisio (UD).