In questi ultimi giorni abbiamo assistito ad una pluralità di attacchi sessisti nei confronti della Presidente della Camera e di altre deputate. Esprimiamo la nostra solidarietà alla presidente Laura Boldrini, alle deputate Micaela Campana, Fabrizia Giuliani, Maria Marzano, Assunta Tartaglione, Chiara Gribaudo, Giuditta Pini, Alessandra Moretti per le ingiurie e le offese ricevute, e a Donatella Lupo colpita con uno schiaffo da un questore.
E’ intollerabile che la denigrazione a sfondo sessuale divenga una normale arma di offesa per svilire le donne e porle una condizione di subalternità e inferiorità.
Siamo indignate per l’espressione di questa cultura misogina che si è radicata in maniera profonda nel nostro Paese, rivelando una involuzione culturale che si esprime a vari livelli.
Ci preoccupa che si compiano atti di violenza fisica e psicologica nei confronti delle donne proprio nella sede in cui si fanno le leggi e si esercita la democrazia, e dove nei mesi scorsi è stata ratificata la
Convenzione di Istanbul per contrastare il femminicidio.
Il Parlamento dovrebbe essere il luogo di elezione per il riconoscimento e il rispetto dei diritti e della dignità di tutte le donne e di tutti gli uomini. Nel nostro Paese non è la prima volta che le donne che fanno politica sono aggredite verbalmente, insultate, denigrate con epiteti volgari e sessisti. A loro, in quanto donne, non è concessa la dignità di una piena cittadinanza, né il riconoscimento del ruolo istituzionale che ricoprono.
La denigrazione sessista non deve essere sottovalutata perché è strumento per ripristinare una gerarchia di rapporti tra donne e uomini di stampo patriarcale e oppressivo.
Dinamiche analoghe si svolgono nelle relazioni di intimità quando viene esercitata la violenza.
Diciamo basta a questa deriva incivile! Alimentando la cultura sessista si creano le condizioni che favoriscono la violenza contro le donne!