Ancora una volta la cosiddetta PAS – sindrome da alienazione parentale, non riconosciuta dalla comunità scientifica e giudicata senza fondamento da una sentenza della Cassazione – viene utilizzata contro una donna e suo figlio nei tribunali italiani.
Consideriamo questo decreto l’espressione massima di violenza istituzionale perché fortemente e sicuramente lesivo della salute psico-fisica di Laura e soprattutto di suo figlio. Ci opporremo con tutte noi stesse a questa decisione che riteniamo impossibile da applicare. Saremo presenti con i nostri corpi e raccoglieremo attorno a noi tutte e tutti coloro che pensano sia arrivato il momento di una riflessione e di azioni che portino a un cambiamento culturale radicale in cui le persone tornino al centro dell’attenzione e della cura delle istituzioni e di tutta la società.
Abbiamo pensato sino all’ultimo che il Tribunale trovasse una soluzione che tenesse presenti la violenza subita da Laura e l’esposizione del bambino alla violenza assistita. Così non è stato.
Ci appelliamo alla presidente del Tribunale dei Minorenni dott.sa Montaldi affinché intervenga per non far vivere al bambino questa decisione che sarebbe per il piccolo, affetto anche da una patologia grave, una violenza e quindi un trauma per decisione del Tribunale che presiede.
Non ci fermeremo e saremo presenti per monitorare la situazione e perché non abbia la fine tragica che è stata già decretata.
Differenza Donna Ong
D.i.Re – Donne in rete contro la violenza
Rete nazionale dei Telefoni rosa
Anarkikka
Assist
Associazione Federico nel Cuore Onlus – Fight4childprotection – Network internazionale antiPAS
Casa internazionale delle donne
Fondazione Pangea
CGIL
Rebel Network
UDI – Unione donne in Italia
UIL
*Grazie ad Anarkikka (Stefania Spanò) per la vignetta.