Nella Giornata internazionale dei diritti della donna, D.i.Re lancia una campagna di sensibilizzazione e informazione su un tema ancora troppo poco dibattuto e affrontato solo marginalmente: la povertà delle donne. La campagna ha anche lo scopo di evidenziare il forte legame tra stereotipi, povertà femminile e violenza economica, una delle forme di violenza maschile contro le donne che ingabbia le donne dentro le relazioni violente, precludendo percorsi di emancipazione.
La povertà femminile è un problema sociale e strutturale, un fenomeno complesso e multidimensionale che è condizionato da fattori anche non economici.
In Italia sono 2 milioni 277mila le donne che vivono in povertà e avere un lavoro non è sufficiente per evitarla: le donne ancora guadagnano meno degli uomini, sono più esposte a povertà e esclusione sociale, sono spesso indicate come le uniche responsabili della cura dei figli e della famiglia. Questo può limitare le opportunità di lavoro per le donne e portarle a lavori a basso salario o part-time, che possono rendere difficile per loro sostenere se stesse e la propria famiglia.
”L’autonomia economica, la libertà di poter scegliere della propria vita e di lasciare alle spalle la dimensione della violenza, dalla nostra esperienza spesso dipendono dalla possibilità di indipendenza economica delle donne” dichiara Antonella Veltri, presidente D.i.Re – Donne in Rete contro la violenza “Ancora non sappiamo – continua Veltri – quali saranno le politiche messe in atto per sostenere le donne in questo percorso, quali le misure per aiutare le donne nel lavoro di cura e per spezzare la fragilità del precariato sottopagato. Sarebbe importante – conclude la presidente – sapere quali sono le azioni di governo previste”.
In Italia 3 donne su 10 non sono titolari di conto corrente bancario e 4 donne su 10 dipendono economicamente dal marito. Questo porta alla violenza economica: una forma di violenza domestica in cui un partner utilizza il controllo finanziario come mezzo per mantenere il potere e il controllo sulla sua partner, rendendo molto difficile l’individuazione di una via di uscita dalla relazione maltrattante.
OH, POVERE DONNE metterà in luce i vari aspetti della povertà femminile e della violenza economica, illustrando anche il lavoro quotidiano che i Centri antiviolenza della Rete attuano per affiancare le donne accolte nei loro percorsi di autonomia. La presenza degli Sportelli Lavoro e l’attivazione delle reti territoriali supportano migliaia di donne nell’individuazione di nuove opportunità lavorative e percorsi formativi per la professionalizzazione e per il collocamento nel mercato del lavoro.