Alziamo la voce contro il patriarcato. D.i.Re in piazza il 26 novembre
D.i.Re aderisce alla manifestazione nazionale promossa dal movimento femminista e transfemminista Non Una DI Meno, prevista per sabato 26 novembre a Roma.
La parola delle donne. Una giornata per approfondire la vittimizzazione istituzionale: quando chi deve lavorare per l’eliminazione della violenza contro le donne, la agisce
Una giornata intensa, un programma pensato per entrare nel merito degli aspetti più significativi di questa forma di violenza, che annichilisce le donne nei loro percorsi di libertà.
Quando si inizierà a smettere di spettacolarizzare la violenza?
La “storia” di Bati sulle pagine de La Stampa è l’esempio peggiore della narrazione. “A quale bisogno corrisponde dare questa visibilità a uno scritto che non rende rispetto a quella donna e che offende tutte noi? Perché il giornale diretto da Giannini gli ha dato spazio?” chiede Antonella Veltri, Presidente di D.i.Re
La libertà delle donne è un percorso che si costruisce ogni giorno. Federica Pellegrini sostiene i Centri antiviolenza D.i.Re e le loro attività per contrastare la violenza maschile.
“La violenza sulle donne è un tema che riguarda tutte e tutti. Per questo, ho partecipato con convinzione al progetto di D.i.Re, consapevole che l’esistenza dei centri antiviolenza della Rete è fondamentale per le tantissime donne che si trovano in situazioni di maltrattamento o violenza.
Nomine Presidenti Camera e Senato. Non accetteremo passi indietro sui diritti delle donne
“Guardiamo con preoccupazione le scelte operate della coalizione di [...]
Condanna processo Genovese: D.i.Re soddisfatta.
“La condanna a Genovese, accusato di violenza sessuale ai danni di una donna, restituisce il senso della nostra costituzione di parte. Ci auguriamo che sentenze del genere possano rappresentare tappe di un percorso di consapevolezza e di cambiamento strutturale, di cui la giurisprudenza possa fare tesoro.
Intesa Stato Regioni: D.i.Re chiede la sospensione dell’approvazione al Dipartimento Pari Opportunità
La Rete nazionale antiviolenza esprime preoccupazione per l’approvazione di un testo che – presentato in forma non emendabile – non considera le necessarie osservazioni di chi da oltre 30 anni lavora al fianco delle donne per contrastare la violenza maschile. Per questo, nella giornata di ieri è stata inviata una comunicazione alle responsabili del Dipartimento Pari Opportunità, auspicando che le pericolose criticità segnalate venissero ascoltate.
Ennesimo femminicidio: istituzioni inadeguate.
Dichiarazione di Antonella Veltri, Presidente D.i.Re - Donne in [...]
Diffusione del video dello stupro: inaccettabile campagna elettorale sul corpo delle donne.
Dichiarazione di Antonella Veltri, Presidente D.i.Re - Donne in [...]
Elezioni politiche: la violenza alle donne senza risposte
125 femminicidi. 125 donne morte ammazzate per mano maschile in un anno: 17 in più rispetto all’anno precedente. A che punto dell’agenda di governo dei vari schieramenti politici si trovano la salvaguardia dei diritti delle donne, la loro libertà di vivere autodeterminandosi? Quale l’impegno a dare priorità alla libertà femminile anche attraverso il contrasto alla violenza maschile?
Violenza maschile alle donne: a che punto siamo?
13 luglio 2022. L’Associazione nazionale D.i.Re – Donne in Rete contro la violenza ha pubblicato il nuovo report sui dati riferiti al 2021. Da 15 anni, D.i.Re realizza la raccolta dati sulle attività delle organizzazioni socie, che consente di raggiungere tre obiettivi: illustrare le caratteristiche delle organizzazioni che ne fanno parte, dei servizi e delle risorse che offrono, raccogliere dati sulle donne accolte e sulle violenze subite, raccogliere informazioni sull’autore della violenza.
Processo Genovese: D.i.Re revoca la costituzione di parte civile nei confronti dell’ex compagna e coimputata
7 luglio 2022. L’Associazione nazionale D.i.Re – Donne in Rete contro la violenza ha deciso di revocare la costituzione di parte civile nei confronti di S.B, all’epoca dei fatti fidanzata dell’imputato, coimputata nel processo ad Alberto Genovese, l’ex imprenditore del web, accusato di violenza sessuale aggravata dall’uso di sostanze stupefacenti, lesioni e cessione di droga.