Mai più vittimizzazione secondaria delle donne che hanno subìto violenza.
È questo in sintesi l’obiettivo del progetto Never Again, che vede impegnata D.i.Re in partnership con l’Università della Campania Luigi Vanvitelli, che lo coordina, il quotidiano il Sole 24 ore e in particolare la redazione del magazine online Alley Oop, l’associazione Maschile Plurale, M.A.S.C., il Movimento Artistico Socio Culturale, organizzazione che realizza eventi culturali partecipativi incentrati su teatro e audiovisivo, e Prodos Consulting, società specializzata nella formazione online, ed è finanziato dal programma Diritti, Uguaglianza e Cittadinanza dell’Unione europea.
La “vittimizzazione secondaria” – che in inglese prende il nome più descrittivo di post crime victimization – indica quei comportamenti delle istituzioni che finisco per tradursi in nuova sofferenza inferta alle donne che hanno subito violenza, che dunque diventano vittime una seconda volta.
Ad agire questa nuova violenza possono essere le forze dell’ordine, che minimizzano la violenza o incoraggiano le donne a risolvere bonariamente la “situazione con il marito”; i tribunali penali che le sottopongono a estenuanti interrogatori volti a individuare comportamenti che possono aver “provocato la violenza”; i tribunali civili in caso di procedimenti per separazione e affidamento dei figli, che le sottopongono a CTU che finiscono per accusarle di manipolare i figli che non vogliono vedere i padri violenti senza riconoscere la violenza subita e assistita come causa di questo rifiuto.
Anche le narrazioni mediatiche possono trasformarsi in vittimizzazione secondaria, in particolare nel cosiddetto victim blaming, il “dare la colpa alle vittime”: nei titoli che giustificano gli autori di femminicidio, nelle ricostruzioni dettagliate delle presunte sofferenze dei maltrattanti trascurando quelle delle vittime, nell’uso di fotografie prese dai social per costruire una rappresentazione delle donne che hanno subito violenza come di persone che “se la sono cercata”.
Incentrato su una combinazione di formazione specialistica e di azioni di sensibilizzazione rivolte al grande pubblico, Never Again mira a superare la drammatica persistenza di pregiudizi culturali e stereotipi sessisti che stanno alla base della vittimizzazione secondaria.
Avviato il 25 novembre 2020, alla formazione il progetto affianca la produzione di infografiche, video e articoli giornalisti, un e-book e una guida per i media, affinché la vittimizzazione secondaria sia riconosciuta e, dunque, evitata.
Fino al 29 ottobre sarà possibile iscriversi al corso di formazione “La vittimizzazione secondaria nel contesto della violenza contro le donne” – destinato a operatori e operatrici della giustizia, delle forze dell’ordine e dei media.
Il percorso formativo, gratuito e in via di accreditamento presso l’Ordine Nazionale dei Giornalisti e il Consiglio Nazionale Forense, comprende 9 moduli su piattaforma e-learning, 10 workshop integrati da performances teatrali partecipative e 3 webinar tematici.
I 9 moduli e-learning saranno disponibili sul sito www.vittimizzazionesecondaria.it a partire da settembre 2021 e saranno poi fruibili 24 ore su 24. I webinar tematici approfondiranno alcuni dei temi affrontati nei moduli online in base alle indicazioni dei/lle partecipanti, e saranno organizzati nei primi mesi del 2022, così come i workshop in aula, della durata di un giorno, ideati come occasioni formative di incontro e confronto multi-professionale, con un approccio partecipativo e laboratoriale e in un’ottica di rete a livello territoriale/locale.
Autentico elemento di innovazione sarà la messa in scena, a conclusione di ogni workshop in aula, di una performance teatrale curata da M.A.S.C. che inviterà i/le partecipanti a interagire con gli attori e le attrici per decostruire la vittimizzazione secondaria. Dieci le città italiane che ospiteranno i workshop: Cosenza, Milano, Napoli, Nuoro, Padova, Palermo, Parma, Pescara, Pisa, Trieste.
In tutte le città gli incontri di formazione sono organizzati in collaborazione con i centri antiviolenza della rete D.i.Re, tranne che a Napoli, dove il workshop sarà organizzato in collaborazione con la Scuola Superiore della Magistratura.
Per maggiori informazioni sui criteri e sulle modalità di ammissione al corso si può consultare il bando a questo link: https://www.vittimizzazionesecondaria.it/bando/