D.i.Re ha firmato giovedì 6 giugno il protocollo di intesa con la Fondazione Vodafone Italia per il progetto Mobile Angel, a sostegno delle donne vittime di violenza e stalking. Mobil Angel è progetto pilota che metterà in rete l’azienda Vodafone, i centri antiviolenza e le forze dell’ordine rafforzando e proponendo anche un nuovo modello di sinergie tra diversi soggetti per contrastare con più efficacia la violenza contro le donne che potrà essere da esempio in futuro.
Grazie ad uno strumento di pronto intervento messo a disposizione delle donne che subiscono stalking o violenze si potrà dare aiuto in caso di pericolo. La Vodafone ha realizzato un dispositivo che opportunamente configurato attraverso un semplice telefono cellulare, se attivato, trasmetterà tramite GPS. una chiamata geolocalizzata alla Stazione di Polizia più vicina all’abitazione della potenziale vittima, consentendo un rapido intervento L’obiettivo del progetto che avrà la durata di due anni, è di coinvolgere solo nel primo anno, duemila donne.
Saranno i 63 centri antiviolenza che aderiscono a D.i.Re, ad individuare le donne che stanno vivendo situazioni di stalking o di maggiore rischio. In principio saranno coinvolte alcune città pilota (Roma, Milano, Caserta, Bologna eccc) poi via via saranno coinvolte le aree dove operano i centri antiviolenza.
D.i.Re con il protocollo si propone di ottimizzare gli interventi di tutela alle donne vittime di stalking. Saranno coinvolte le forze dell’ordine delle città dove si realizzerà Mobil Angel e saranno fatte azioni di sensibilizzazione delle vittime o potenziali vittime di stalking. Una parte del progetto valuterà i percorsi di uscita delle donne dalle situazioni di stalking.
Nel corso del 2012 sono state 15.201 le donne vittime di maltrattamento familiare o extrafamiliare che si sono rivolte ai centri antiviolenza. Il maltrattamento agito dagli ex è pari al 20% delle violenze denunciate ai centri, e si concretizza con atti persecutori e di minaccia, i casi di stalking con continui appostamenti, pedinamenti e tentativi di controllare la vita della donna sono stati il 13%. La possibilità di avere in dotazione un dispositivo collegato al cellulare che metta in contatto diretto ed immediato con la stazione di polizia più vicina, può essere uno strumento per la prevenzione che si aggiungerà alle altre azioni di sostegno messe in atto dai centri antiviolenza, come ospitalità nelle strutture, sostegno psicologico e accompagnamento nei percorsi legali.