Il 2021 si è chiuso con gli importanti risultati del progetto Leaving Violence. Living Safe. che D.i.Re ha sviluppato in partnership con UNHCR, l’agenzia ONU per i rifugiati.
In particolare, quest’anno il lavoro si è concentrato sulla figura della mediatrice culturale e sul ruolo chiave che svolgono per supportare donne richiedenti asilo e rifugiate in percorsi di fuoriuscita dalla violenza. Per questo il progetto Leaving violence. Living safe ha attivato, fin dalla sua edizione pilota del 2017, un corso di formazione per mediatrici culturali incentrato sulla lettura femminista della violenza di genere e sulla metodologia di accoglienza dei centri antiviolenza D.i.Re, per rispondere ai loro bisogni specifici.
Con gli anni si è costituito un pool di mediatrici culturali che hanno affinato le proprie competenze grazie all’integrazione progressiva nelle équipe dei centri antiviolenza D.i.Re. E ora questo gruppo di professioniste è a disposizione di tutte le strutture – pubbliche o private – che accolgono donne migranti richiedenti asilo e rifugiate. A questo link trovate l’elenco di mediatrici culturali specificamente formate sulla violenza di genere, con l’obiettivo di supportare l’emersione della violenza e facilitare l’accesso ai centri antiviolenza.
Le mediatrici culturali possono essere contattate attraverso i centri antiviolenza di riferimento, di cui sono forniti in questa pagina i recapiti. Possono supportare le donne richiedenti asilo e rifugiate sia di persona che in collegamenti a distanza. La loro retribuzione è a carico dell’ente che ne chiede la prestazione professionale.
Per poter meglio rappresentare il lavoro delle mediatrici e il loro contributo a favore delle donne richiedenti asilo e rifugiate, è stato realizzato un video.