Appello: Il Pronto Soccorso si trasforma in trappola per le donne maltrattate

Un emendamento alla legge di stabilità toglie diritti e libertà alle donne picchiate che vanno al Pronto Soccorso. Va ritirato immediatamente.

L’emendamento detto “Codice Rosa” n. 1.131 al ddl Atto della camera 3444 cd. Legge di Stabilità a firma Giuliani, Verini, Ferranti, Ermini, Gribaudo, Tartaglione, Bazoli, Amoddio, Mattiello, Zan, Campana, Guerini, Morani, Rostan, Pini, Locatelli, Galgano, Milanato, Polverini, D.Bianchi,  minaccia la libertà e i diritti delle donne che subiscono violenza.

L’emendamento configura infatti un percorso obbligatorio, e a senso unico: una donna che si rivolge al Pronto Soccorso sarebbe automaticamente costretta un tracciato rigido, senza poter decidere autonomamente come agire per uscire dalla violenza, e si troverebbe di fronte  un magistrato o a un rappresentante della polizia giudiziaria prima ancora di poter parlare con una operatrice di un Centro Antiviolenza che la ascolti e la sostenga nelle sue libere decisioni. L’emendamento quindi mette in pericolo l’incolumità fisica e psichica delle donne che subiscono violenza maschile, e rischia di compromettere l’emersione del fenomeno.  Questo emendamento è frutto di un analfabetismo costituzionale, legislativo, sociale e culturale.

Infatti, se l’emendamento “Codice Rosa” fosse approvato, una donna picchiata avrebbe paura di rivolgersi al Pronto Soccorso per farsi curare, già sapendo che la sua richiesta di aiuto e di prestazioni sanitarie si tradurrebbe automaticamente in una azione di polizia e poi giudiziaria. E poi chi garantirebbe l’incolumità fisica della donna dopo la visita al Pronto Soccorso? Una delle ragioni per cui le donne stentano a chiedere aiuto e a denunciare è proprio che hanno paura di essere uccise dal maltrattante se lo fanno.

L’emendamento “Codice Rosa” è in aperta contraddizione con la Convenzione di Istanbul sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica del Consiglio d’Europa. La Convenzione di Istanbul è stata sottoscritta dall’Italia ed è giuridicamente vincolante dall’agosto 2014. Per le donne che subiscono maltrattamenti prevede il diritto di disporre di un sistema di supporto coordinato tra diversi attori territoriali, come i Centri antiviolenza, i Pronto Soccorso, le forze dell’ordine formate all’uopo, servizi sociali, eccetera.

I Centri Antiviolenza, che hanno venticinque anni di esperienza nell’affrontare quotidianamente la violenza contro le donne, sono completamente cancellati dall’emendamento “Codice Rosa”. La violenza maschile contro le donne viene considerata un problema sanitario e di ordine pubblico e sicurezza, invece di essere affrontata come fenomeno strutturale e complesso di ordine politico, sociale e culturale.

L’emendamento “Codice Rosa” è in aperta contraddizione con la vigente legge 119/13, con il pur discutibile Piano Nazionale Antiviolenza appena firmato dal Governo, con tutte le leggi Regionali in materia, e annulla il ruolo fondamentale del Dipartimento delle Pari Opportunità previsto dalla legge.

Le Procure della Repubblica dovrebbero svolgere un lavoro che nulla ha a che vedere con le funzioni dell’autorità giudiziaria. E’ illecito e privo di fondamento che il Ministero della Giustizia si intesti queste attività.

Sono anni che il Ministero dell’Interno e quello della Sanità cercano di far passare il “Codice Rosa” come soluzione del problema della violenza maschile contro le donne, nonostante il parere contrario e l’opposizione di tutti coloro che hanno esperienza in questo campo, innanzitutto i Centri Antiviolenza, il mondo dell’associazionismo delle donne, le organizzazioni sui diritti umani.

Noi ci rivolgiamo alle parlamentari ai parlamentari che hanno a cuore la battaglia per mettere fine alla violenza contro le donne perché contrastino l’emendamento Giuliani, e alle firmatarie e ai firmatari perché lo ritirino.

 

 

Firme 

D.i.Re Donne in Rete contro la violenza
UDI Unione Donne in Italia
Casa Internazionale delle Donne di Roma
Associazione Nazionale Telefono Rosa
Fondazione Pangea
Ferite a morte
Associazione Lenove
Be Free, Cooperativa sociale
Giovanna Martelli, Deputata
Alessandra Bocchetti
Lea Melandri, Presidente della Libera Università delle Donne di Milano
Gabriella Paolucci, Sociologia Università di Firenze
Associazione SCOSSE
Marisa Guarneri, Fondatrice e Presidente Onoraria CADMI
Giorgia Serughetti, Ricercatrice Sociale, Università Bicocca
Michela Marzano, filosofa, politica e saggista italiana, deputata PD
Camilla Sgambato, deputata PD
Emilia Martorana – Coordinamento 21luglio Palermo
Clara Denaro, Palermo
Giusy Chirico
Simona Marino, delegata P.O. Comune di Napoli,
Stefania Giambalvo, Insegnante
Pina Mandolfo, Regista
Associazione Differenza Donna-Roma
Rosi Castellese, Arci Palermo
Maddalena Associazione di Volontariato
A.R.PA-Associazione Raggiungimento Parità
Alessandra Bozzoli
Centro Donna Lilith-Latina
Francesca Traina, Dirigente scolastico Palermo
Associazione Donn’è-Ortona
Daniela Raja, Insegnante
Enza Longo
Fausta Ferruzza
Mariella Pasinati,UDI Palermo
Annalisa Messina
Francesca Delogu
Angela Militello
Angela Galici
Antonella Monastra, Ginecologa,Consigliera comunale Palermo
Alessia Maria Marturano
Donatella Pucci
Sonia DiSilvestre
Patrizia di Rocco
Associazione Olympia de Gouges
Alessandra Notarbatolo
Cristiana Mattiello,Insegnante
Coordinamento Antiviolenza 21Luglio
Fulvia Pirrone
Giulia de Spuches,Insegnante
Marina Leopizzi
Isabella Marotta
Unite in Rete-Firenze
Rete delle Donne antiviolenza-Perugia
Marida Leuzzi
Anna Maria Ricotta
Licia Masi, Assistente Sociale
Associazione EOS-Varese
Associazione Onda Rosa-Nuoro
Maria Martino
Ermelinda dell’Erba
Barbara Beni
L’albero di Antonia-Orvieto
Cristina Obber- giornalista e scrittrice
ArciLesbica nazionale
Nadia Tarantini
Donne TerreMutate
Tiziana Missigoi-giornalista
Associazione Frida Kahlo-San Miniato
Centro antiviolenza Casa della Donna-Pisa
Magdalena Guercio
Valentina Virgili Diop
Centro di consulenza legale Udi, Palermo
Marzia Fanciulli
Tiziana Tatangelo
Fiorella Cicerone-Medico del lavoro
Associazione Gi.ra.ffa Onlus, Bari
Monica Cantiani
Maria Gloria Perri
Zdenka Rocco
Edda Cucè
Claudia Merighi, Heliopolis Energia S.p.A
Wilma Guerrini
Lucia Staccone
Associazione RISING Pari in Genere, Roma
Associazione Riscoprirsi
Ambra Mangani
Claudio Vedovati
Rita Valle
Rete di Donne per la Politica-Genova
Francesca Giove, psicologa
Katia Cerulli
Maddalena Oddo
Simona Carolei, Assistente Sociale
Valentina Gueci
Carmen Allegra
Irene Corbani
Elena Gardenghi
Michela Carderaro
Laura Baccaro
Daniela Mencarelli
Luca Cacciatore
Valentina Gaia
Arcilesbica XX, Bergamo
Marta de Rino
Ambra Gebbia
Giovanna Martina Alletto
Stefania Marianucci
Anna de Lilla
Elena Fazio
SNOQ- Mogliano
Monica Bianchi
Centro Antiviolenza Renata Fonte, Lecce
Donatella Proietti Cerquoni
Letizia Russo
Petra Fischnaller, Frauenhaus Meran
Caterina Arcidiacono, Università di Napoli, Federico II
Associazione Ananke Onlus-Pescara
Elisa Rosso
Francesca Citarella
CADOM-Monza
Simona Cuccarese
Cristina Boncompagni
Associazione SOStegno Donna, Cuneo
Loredana Smeraldi, assistente sociale
Sportello Donna
Chiara Giunti
Manrico Martellacci
Sabrina Giancola
Niccolò Fiaschi
Agnese Canevari, Presidente Pari o Dispare
Associazione DonneInsiemeValdelsa
Paola Chirico
Il Cerchio delle Relazioni, Genova
Associazione Socialmente Donna
Laura Gaspari
Serena Poletti
Patrizia Martinelli
Daniela Musumeci, Docente
Associazione NoiDonne2005
Lalla Golfarelli
Angela Mancuso
Gloria Angeletti, Centro Donna Osp.Sant’Andrea Roma
Osservatorio Giulia e Rossella,Barletta
Simona Sansone
Telefono Donna Potenza
LeOnde Onlus,Palermo
Rosalia Billeci
Iole Nattoli, Giornalista pubblicista e blogger
Associazione Centro Antiviolenza,Parma
Associazione Trama di Terre,Imola
Rosaria Licata, Rete contro la violenza a donne e minori di Palermo
Nicoletta Scaramuzza
Aurora d’Agostino, Avvocata
Associazione G.O.A.P., Trieste
Andrea Tozzi
Coop. Sociale Giolli
Associazione SOS Rosa, Gorizia
Maria Luisa Conti
Tommasina Bianca Squadrito
Coordinamento Donne, Trento
Coordinamento Donne Cgil ,Pisa
Maria Pia Vigilante
Sud est donne, CAV di Marina Franca
Associazione JUDITH, Bologna
CAV Riscoprirsi, Andria
Centro Donna Padova
Coordinamento Donne Cgil ,Firenze
Maria Amelia d’Agostino
Cinzia Melograno
Diego Stellino
Barbara Lo Buono
Beppe Pavan, Uomini in Cammino, Pinerolo
Maria Verderame
Arcidonna Napoli Onlus
Sonni Monduzzi
Mario Torneri, educatore
Graziella Caloi, educatrice
Associazione Ponte, Venezia
Aradia Associazione di Promozione sociale
Associazione Aiuto Donna, Bergamo
Cooperativa EVA
Cooperativa Dedalus
Maria Alessandra Orselli
Mariangela Mombelli
Adriana Augenti, Avvocata
Francesca Foti, Avvocata
Olga Diasparro, Avvocata
Marco Sbandi
Giulia Medri, operatrice sociale
Simonetta Micheli, assistente sociale
Casa della Donna, Pisa
Demetra Donne in Aiuto, Lugo
Aiuto Donna Bergamo
Associazione Curva Minore, Palermo
Officina di Genere,Imola
Centro Donna, Grosseto
Associazione culturale Colori di Luce, Palermo
Fulvia Lionetti, attrice
Paolo Crocchiolo
Monica Dughetti
Francesca Pardini
Valentina Giuliani
Associazione Culturale Identità, Venezia
Alessandra Brunori,
Cinzia Valleroni
Simonetta Luciani
Associazione Fior di Loto
Cerchio degli Uomini,Torino
Associazione nazionale Maschile Plurale
Teresa Cometa
Massimo Miglietta
Stefano Basilico
Anna Maria Crociani, Provincia Siena
Anna Pasotti
Carlotta Donatello
Federica Berdini
Gianmarco Pizzi
Giovanni Abbagnato
Casa delle Donne per non subire violenza, Bologna
Le Kassandre, Napoli
Vecchi Suni,Assistente sociale
Stefania Schembari
Stefania Spanò Anarkikka
Mara di Costanza
Elena Borrone
Silvia Bello
Mizia Ciulini
Rossella Lama, Consigliera Città Metropolitana di Bologna e Comune di Bologna
Alice Castelli, stilista
Manilla Calabretta
Nancy Soraya Scano
Luca Leone
Virna Gioiellieri
Paola Casiraghi
Elisabetta Cigognini, Ricercatrice
Francesca Nardecchia
Denise Armillota
Gabriella Tamponi
Daniele Leoni
Federica Farina
Casa della Donna CaD, Brescia
Paola Mita
Michela Ledi
Stefano Petrarolo

 

 

Per adesioni scrivete a: direcontrolaviolenza@women.it

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