GRUPPO RACCOLTA ED ELABORAZIONE DATI, STUDI e RICERCHE

Nel 2009, a pochi mesi dalla nascita di D.i.Re, si è costituito il gruppo Dati e Ricerche che si è dato, come primo obiettivo, la realizzazione di una raccolta dati relativa alle donne accolte e ospitate con le loro bambine e i loro bambini dai centri antiviolenza della Rete di D.i.Re.

L’intento all’inizio è stato quello di raccogliere dati comparabili e omologhi, attraverso una griglia semplice e condivisa, in modo da poter avere un quadro ‘complessivo’ e preciso del lavoro svolto dai centri. Per il primo anno di attività è stata elaborata una scheda minima da utilizzare per la raccolta ‘retroattiva’ dei dati del 2008. Nei tre anni successivi sono stati aggiunti degli indicatori innovativi, ritenuti maggiormente significativi dai centri  ma spesso invisibili alle statistiche correnti, che hanno reso la griglia più completa ed esaustiva rispetto al fenomeno e al lavoro dei centri stessi.

Nel 2012 la rilevazione è partita con una scheda cartacea, mentre successivamente la raccolta dati avviene attraverso un database che permette un ulteriore ampliamento dei dati considerati e una loro elaborazione più veloce, traendone quindi maggiori strumenti di analisi. Annualmente viene pubblicato un report.

Il gruppo è coordinato da Sigrid Pisanu e dal 2017 vi collabora Paola Sdao.

Al gruppo costituitori nel 2009 hanno collaborato con tempi e modalità differenti:
Anna Costanza Baldry (Differenza Donna – Roma), Lella Palladino (EVA – Caserta), Raffaella Di Cola (Differenza Donna – Roma), Tatjana Tomicic (GOAP – Trieste), Gabriella Provinzano (Linea Rosa – Ravenna), Lucia Ferilli (Amica Donna – Montepulciano), Stefania Zurli (Artemisia – Firenze), Sigrid Pisanu (Donne contro la violenza – Merano), Francesca Pidone (Casa della Donna  – Pisa), Sara Musante (UDI – Genova), Francesca Giovannini (Linea Rosa – Ravenna), Barbara Bastarelli (Centro antivbiolenza, Trento), Anna Pramstrahler (Casa delle donne, Bologna), Giuditta Creazzo (Casa delle donne, Bologna).

“La conoscenza è potere e l’assenza di conoscenza ha un significato politico…quando nella prefazione di un determinato argomento c’è scritto statistiche o dati non disponibili questo significa che, nonostante intrepidi sforzi, non siamo riuscite a trovare o ad avere accesso alle informazioni… Li troviamo continuamente nelle categorie dello stupro, dell’incesto, delle molestie sessuali, etcc…queste sono ancora questioni di cui non si può parlare nella maggior parte del globo”. Cfr. Robin Morgan, Sisterhood is global, 1984.

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