“Impatto. Solidarietà”. A Taiwan i centri antiviolenza di tutto il mondo si confrontano sul futuro
Con la partecipazione di oltre 1500 donne provenienti da 120 paesi e l’intervento conclusivo affidato a Eve Ensler, la celebre autrice de I monologhi della vagina, la Conferenza di Taiwan, realizzata in collaborazione con la locale fondazione Garden of Hope, è il più importante evento mondiale che vede riunite attiviste, operatrici ed esperte dei centri antiviolenza, per fare rete, sviluppare approcci sistemici per contrastare la violenza maschile sulle donne, condividere idee e pratiche innovative, sostenere e rafforzare il lavoro dei centri antiviolenza.
Importante la presenza di D.i.Re a Taiwan, dove le esperte dell’associazione – che riunisce 80 organizzazioni di donne che gestiscono 108 centri antiviolenza, 92 case rifugio, 42 case di semi autonomia e 105 sportelli antiviolenza – condurranno due workshop e faranno una presentazione intorno alle tematiche scelte per questa edizione: “Impatto – Solidarietà”.
Malvina Monti, operatrice della Casa di accoglienza per donne maltrattate di Milano, condurrà un workshop per illustrare il modello di intervento CREA – Capability Rete Empowerment Autonomia, progetto attuato con il contributo del Dipartimento Pari opportunità e finalizzato sostenere le donne nel percorso di uscita dalla violenza e affiancarle nel riprogettare il loro futuro attraverso il reinserimento nel mondo del lavoro, in sinergia con enti locali, associazioni di categoria, sindacati, agenzie per l’impiego, imprese, enti del terzo settore.
Anna Campanile, operatrice del centro antiviolenza Voce Donna di Pordernone, presenterà una buona prassi attuata in collaborazione con la Regione Friuli Venezia Giulia per facilitare la ricerca lavoro e la riqualificazione professionale delle donne vittime di violenza con bambini/e accolte nei centri antiviolenza del territorio, che possono usufruire di un servizio di babysitter i cui costi sono coperti per l’80 per cento dalla Regione.
Silvia Menecali, attiva del Gruppo internazionale di D.i.Re, affronterà i problemi nell’accesso all’interruzione volontaria della gravidanza in Europa a partire dalla situazione italiana, con una ricostruzione del percorso della legge 194/78 e il progressivo restringimento del diritto all’aborto attraverso il massiccio ricorso all’obiezione di coscienza, e una panoramica sull’intensificarsi in tutto il continente delle campagne dei movimenti pro life e delle forze conservatrici e di destra.
Le esperte in partenza per Taiwan sono disponibili per interviste sia prima che durante il loro soggiorno a Taiwan (compatibilmente con il fuso orario) e dopo il loro ritorno.
Info e contatti: ufficio stampa D.i.Re – Cristiana Scoppa – cell. 339 1488018 c.scoppa@direcontrolaviolenza.it