Violenza maschile alle donne: a che punto siamo?
13 luglio 2022. L’Associazione nazionale D.i.Re – Donne in Rete contro la violenza ha pubblicato il nuovo report sui dati riferiti al 2021. Da 15 anni, D.i.Re realizza la raccolta dati sulle attività delle organizzazioni socie, che consente di raggiungere tre obiettivi: illustrare le caratteristiche delle organizzazioni che ne fanno parte, dei servizi e delle risorse che offrono, raccogliere dati sulle donne accolte e sulle violenze subite, raccogliere informazioni sull’autore della violenza.
Processo Genovese: D.i.Re revoca la costituzione di parte civile nei confronti dell’ex compagna e coimputata
7 luglio 2022. L’Associazione nazionale D.i.Re – Donne in Rete contro la violenza ha deciso di revocare la costituzione di parte civile nei confronti di S.B, all’epoca dei fatti fidanzata dell’imputato, coimputata nel processo ad Alberto Genovese, l’ex imprenditore del web, accusato di violenza sessuale aggravata dall’uso di sostanze stupefacenti, lesioni e cessione di droga.
Lo Stato italiano accumula condanne, le donne sono lasciate sole.
Ancora una sentenza della Corte Edu che condanna l’Italia per il “trattamento inumano e degradante” di una donna: le autorità non hanno agito per proteggerla dall’ex marito violento. Ancora una volta, i magistrati si dimostrano inadeguati nell’affrontare le situazioni di violenza domestica.
Emergenza Ucraina/Giornata Mondiale Rifugiato: Continua l’azione di UNHCR-UNICEF in partnership con ARCI, D.i.Re, Save the Children e Stella Polare in risposta alle persone in fuga
A poco più di 100 giorni dall’inizio del conflitto e in due mesi di attività i due blue dots – spazi sicuri dedicati a donne, bambini e persone con esigenze specifiche, aperti in Friuli Venezia Giulia da UNHCR e UNICEF in partnership con ARCI, D.i.Re, Save the Children e Stella Polare, hanno già raggiunto 2600 persone.
Le donne vengono uccise. E i tribunali archiviano le loro denunce
Niente di nuovo, dalla cronaca. Altre due donne ammazzate: madre e figlia uccise a Modena dopo che la donna aveva denunciato il marito per maltrattamenti. Il caso era stato archiviato.
Il non riconoscimento della violenza continua a mietere vittime. Un ennesimo femminicida libero di agire la sua violenza
Ci troviamo a commentare, per l’ennesima volta, la cronaca di una morte annunciata, anzi di due morti annunciate. A Vicenza, Zlatan Vasiljevic ha assassinato l’ex compagna, Lidia Miljkovic con la quale aveva avuto due figli, e Gabriella Serrano con la quale aveva una relazione.