La libertà delle donne è un percorso che si costruisce ogni giorno. Federica Pellegrini sostiene i Centri antiviolenza D.i.Re e le loro attività per contrastare la violenza maschile.
“La violenza sulle donne è un tema che riguarda tutte e tutti. Per questo, ho partecipato con convinzione al progetto di D.i.Re, consapevole che l’esistenza dei centri antiviolenza della Rete è fondamentale per le tantissime donne che si trovano in situazioni di maltrattamento o violenza.
Nomine Presidenti Camera e Senato. Non accetteremo passi indietro sui diritti delle donne
“Guardiamo con preoccupazione le scelte operate della coalizione di [...]
Condanna processo Genovese: D.i.Re soddisfatta.
“La condanna a Genovese, accusato di violenza sessuale ai danni di una donna, restituisce il senso della nostra costituzione di parte. Ci auguriamo che sentenze del genere possano rappresentare tappe di un percorso di consapevolezza e di cambiamento strutturale, di cui la giurisprudenza possa fare tesoro.
Intesa Stato Regioni: D.i.Re chiede la sospensione dell’approvazione al Dipartimento Pari Opportunità
La Rete nazionale antiviolenza esprime preoccupazione per l’approvazione di un testo che – presentato in forma non emendabile – non considera le necessarie osservazioni di chi da oltre 30 anni lavora al fianco delle donne per contrastare la violenza maschile. Per questo, nella giornata di ieri è stata inviata una comunicazione alle responsabili del Dipartimento Pari Opportunità, auspicando che le pericolose criticità segnalate venissero ascoltate.
Ennesimo femminicidio: istituzioni inadeguate.
Dichiarazione di Antonella Veltri, Presidente D.i.Re - Donne in [...]
Elezioni politiche: la violenza alle donne senza risposte
125 femminicidi. 125 donne morte ammazzate per mano maschile in un anno: 17 in più rispetto all’anno precedente. A che punto dell’agenda di governo dei vari schieramenti politici si trovano la salvaguardia dei diritti delle donne, la loro libertà di vivere autodeterminandosi? Quale l’impegno a dare priorità alla libertà femminile anche attraverso il contrasto alla violenza maschile?