Il progetto “Cittadini/e attivi/e e Capitale Sociale a Brindisi” è stato elaborato da una rete di associazioni, enti e rappresentanze, con l’AUSER capofila.
Il progetto mira a far emergere nuove opportunità di impegno nella cittadinanza attiva; a far crescere coscienza critica, legame sociale e solidarietà su tematiche tuttora affrontate in modo frammentario e marginale nella società.
Esso prevede la realizzazione di attività su quattro assi: asse inter-gender, asse inter-generazioni, asse inter-culture, asse comunicazione sociale, quest’ultimo trasversale ai primi tre.
Il progetto è finanziato dalla Regione Puglia nell’ambito del “Programma regionale di promozione del capitale sociale delle comunità locali a sostegno dei piani sociali di zona”.
L’associazione “Io Donna” è parte della suddetta rete e cura le attività dell’asse inter-gender.
L’associazione “Io Donna” è attiva da decenni sulle tematiche della violenza maschile sulle donne e sulla critica del ruolo femminile nella società. Si coordina con altre associazioni similari della Puglia; aderisce all’associazione nazionale D.i.Re, (Donne in rete contro la violenza), che riunisce oltre 70 Centri Antiviolenza e Case Rifugio di altrettante città italiane.
Dal 1991 gestisce a Brindisi un Centro Antiviolenza che adotta una visione di genere nell’analisi del fenomeno e nella metodologia di accoglienza delle donne, alle quali offre sostegno nei casi di violenza fisica, psicologica, sessuale, economica, stalking, mobbing, ecc..
Parallelamente interviene sulle cause e sulle conseguenze della violenza maschile sulle donne attraverso azioni di informazione, sensibilizzazione e formazione. L’obiettivo è indicare nuove visioni e modalità di relazioni tra donne e uomini improntate su uguaglianza, rispetto e riconoscimento.
Il sistema patriarcale ha determinato assetti di potere, strutture familiari, ruoli ed identità sessuali gerarchici ed escludenti, funzionali alla propria conservazione.
Sono ancora tanti gli snodi irrisolti della pesante eredità patriarcale: la violenza maschile sulle donne, l’eterosessualità imposta come unico orientamento sessuale, la marginalizzazione sociale dell’omosessualità, del lesbismo e della transessualità, la definizione del genere sessuale su base esclusivamente biologica, lo stigma verso ogni “differenza”.
Condurre un lavoro di ricerca, elaborazione, messa in discussione di modelli e stereotipi, di critica del linguaggio; riconoscere dentro di Sé e nel corpo sociale l’esistenza di introiezioni e resistenze, ma anche di nuovi bisogni, desideri e diritti è la strategia per far avanzare quel processo di trasformazione innescato dai movimenti femministi, lesbici, omosessuali, transessuali e queer insediatisi sulla scena sociale a partire dalla seconda metà del secolo scorso.
I laboratori si propongono su questa linea con l’obiettivo di sviluppare tra i/le partecipanti conoscenza, confronto e consapevolezza grazie anche alla presenza di attori sociali già attivi e coinvolti nelle problematiche in questione: alcuni docenti del Centro Interdipartimentale di Studi sulla Cultura di Genere dell’Università di Bari, l’associazionismo femminista e lesbico, il gruppo maschile di autocoscienza, la preziosa testimonianza di singole persone.
Il laboratorio iniziale introduce una questione comune a quelli successivi, il linguaggio: parole, significati, modi e finalità d’uso (discorso dell’odio), costruzione di nuove parole in relazione ai generi e agli orientamenti sessuali.
I tre laboratori successivi affrontano e connettono i punti critici della costruzione delle identità di genere e del riconoscimento degli orientamenti sessuali: bisogni, desideri, diritti non ancora accettati e sanciti.
Partecipanti
Parteciperanno uomini e donne interessati/e ad interrogarsi sulle identità di genere e sugli orientamenti sessuali in termini simbolici, relazionali e sociali.
I laboratori si concluderanno con un incontro pubblico al quale interverranno le/i Docenti del Centro Interdipartimentale di Studi sulla Cultura di Genere dell’Università di Bari, l’Associazione “Io donna”, l’ArciLesbica, l’Associazione Maschile Plurale, il Coordinatore del Progetto.
Programma
I laboratori si terranno dalle ore 17.30 alle ore 19.30 presso la sede del CSV Poiesis in Piazza Di Summa a Brindisi.
L’ iscrizione è gratuita ed indispensabile per accedere ai laboratori; è richiesta la partecipazione a tutti gli incontri in programma.
1.Laboratorio: Il linguaggio ha un genere
3 dicembre 2015
“Il linguaggio è un nome del nostro fare: è sia “ciò che” facciamo, sia gli effetti che provochiamo, l’atto e le sue conseguenze .“ Judith Butler.
Il laboratorio focalizza come il linguaggio corrente sia poco adeguato ad esprimere e dare riconoscimento alle istanze di donne e uomini impegnati a costruire nuove visioni dei generi e degli orientamenti sessuali.
Dott.ra Rosita Belinda Maglie
Ricercatrice in Lingua Inglese e Traduzione, Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia e Comunicazione, Università “Aldo Moro” Bari
2 .Laboratorio: “Scopriamo” i generi, “Scopriamo” gli orientamenti sessuali
Il laboratorio focalizza i contenuti culturali e le modalità di costruzione dei generi e degli orientamenti sessuali. Si articola su tre incontri:
La costruzione della femminilità e la libertà femminile
10 dicembre 2015
Prof.ra Rosa Gallelli
Docente di Didattica, Coordinatrice del Centro Interdipartimentale di Studi sulla Cultura di Genere, Università “Aldo Moro” Bari
Sessualità “disubbidienti”: omosessualità, lesbismo, transessualità.
17 dicembre 2015
Prof. Alessandro Taurino
Docente di Psicologia Clinica, Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione presso il Corso di Laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche, Università “Aldo Moro” Bari
Monia Dragone
Attivista dell’ArciLesbica
Transgenitorialità, la testimonianza di Elena
La costruzione della maschilità e la questione maschile
14 gennaio 2016
Dott. Orazio Leggiero
Associazione Nazionale Maschile Plurale, Gruppo Uomini in Gioco, Bari
Incontro finale
5 febbraio 2016, Ex Monastero Via Santa Chiara 6, Brindisi.
“Scopriamo” generi e sessualità nel percorso di un progetto di cittadinanza attiva e consapevole.
Intervengono:
Associazione “Io donna”
Prof.ra Rosa Gallelli
Dott.ra Rosita Belinda Maglie
Dott. Orazio Leggiero
Prof. Alessandro Taurino
Monia Dragone
Coordinatore del Progetto “Cittadini/e attivi/e e capitale sociale”