Ennesimo femminicidio: istituzioni inadeguate.
Dichiarazione di Antonella Veltri, Presidente D.i.Re - Donne in Rete contro la violenza. “Continuiamo ad assistere a morti annunciate: le donne uccise per mano maschile di fronte all'impotenza di [...]
Dichiarazione di Antonella Veltri, Presidente D.i.Re - Donne in Rete contro la violenza. “Continuiamo ad assistere a morti annunciate: le donne uccise per mano maschile di fronte all'impotenza di [...]
Dichiarazione di Antonella Veltri, Presidente D.i.Re - Donne in Rete contro la violenza. "Un gesto grave e inaccettabile. Non basteranno le scuse che pretendiamo, non basterà il ritiro del [...]
125 femminicidi. 125 donne morte ammazzate per mano maschile in un anno: 17 in più rispetto all’anno precedente. A che punto dell’agenda di governo dei vari schieramenti politici si trovano la salvaguardia dei diritti delle donne, la loro libertà di vivere autodeterminandosi? Quale l’impegno a dare priorità alla libertà femminile anche attraverso il contrasto alla violenza maschile?
13 luglio 2022. L’Associazione nazionale D.i.Re – Donne in Rete contro la violenza ha pubblicato il nuovo report sui dati riferiti al 2021. Da 15 anni, D.i.Re realizza la raccolta dati sulle attività delle organizzazioni socie, che consente di raggiungere tre obiettivi: illustrare le caratteristiche delle organizzazioni che ne fanno parte, dei servizi e delle risorse che offrono, raccogliere dati sulle donne accolte e sulle violenze subite, raccogliere informazioni sull’autore della violenza.
7 luglio 2022. L’Associazione nazionale D.i.Re – Donne in Rete contro la violenza ha deciso di revocare la costituzione di parte civile nei confronti di S.B, all’epoca dei fatti fidanzata dell’imputato, coimputata nel processo ad Alberto Genovese, l’ex imprenditore del web, accusato di violenza sessuale aggravata dall’uso di sostanze stupefacenti, lesioni e cessione di droga.
Ancora una sentenza della Corte Edu che condanna l’Italia per il “trattamento inumano e degradante” di una donna: le autorità non hanno agito per proteggerla dall’ex marito violento. Ancora una volta, i magistrati si dimostrano inadeguati nell’affrontare le situazioni di violenza domestica.
A poco più di 100 giorni dall’inizio del conflitto e in due mesi di attività i due blue dots – spazi sicuri dedicati a donne, bambini e persone con esigenze specifiche, aperti in Friuli Venezia Giulia da UNHCR e UNICEF in partnership con ARCI, D.i.Re, Save the Children e Stella Polare, hanno già raggiunto 2600 persone.
Niente di nuovo, dalla cronaca. Altre due donne ammazzate: madre e figlia uccise a Modena dopo che la donna aveva denunciato il marito per maltrattamenti. Il caso era stato archiviato.
Ci troviamo a commentare, per l’ennesima volta, la cronaca di una morte annunciata, anzi di due morti annunciate. A Vicenza, Zlatan Vasiljevic ha assassinato l’ex compagna, Lidia Miljkovic con la quale aveva avuto due figli, e Gabriella Serrano con la quale aveva una relazione.
Grazie a tutte e a tutti coloro che hanno voluto partecipare a questa iniziativa di sostegno delle donne ucraine. Le organizzazioni delle donne ucraine ci hanno chiesto sostegno e noi abbiamo risposto.
A partire da sabato 8 aprile, operatrici e mediatrici culturali della Reta nazionale antiviolenza D.i.Re sono impegnate nei Blue dots di UNHCR/UNICEF situati nelle zone di frontiera di Fernetti (TS) e Tarvisio (UD).
D.iRe partecipa attivamente nell’accoglienza delle donne ucraine in arrivo ai valichi di frontiera di Fernetti (Trieste) e Tarvisio (Udine), in Friuli-Venezia-Giulia. Grazie alla collaborazione pluriennale con UNHCR, D.i.Re è presente nei Blue Dot della stessa UNHCR e di UNICEF, con esperte operatrici e mediatrici culturali dei centri antiviolenza della Rete, per dare sostegno concreto alle donne e alle ragazze in fuga dalla guerra.