Una strage senza fine
Le politiche scellerate seminano paura e continuano a rendere possibili le stragi come quella che pochi mesi fa ha listato a lutto le spiagge italiane e l’ultima, terrificante tragedia [...]
Le politiche scellerate seminano paura e continuano a rendere possibili le stragi come quella che pochi mesi fa ha listato a lutto le spiagge italiane e l’ultima, terrificante tragedia [...]
Antonella Veltri, presidente D.i.Re – Donne in Rete contro la violenza: “Non riteniamo che le norme del disegno di legge proposte possano affrontare il problema della violenza maschile alle [...]
D.i.Re prende atto delle dichiarazioni della ministra Roccella, che – nella sua lettera a La Stampa – si impegna nel contrasto alla violenza alle donne, sollecitando le forze politiche tutte. Alle sue dichiarazioni di intenti, vogliamo aggiungere alcuni punti di attenzione.
Dal 2013 al 2022, i fondi statali destinati alle strutture antiviolenza sono progressivamente aumentati. Inoltre, attraverso l’ultima legge di bilancio, l’Italia si è finalmente dotata stabilmente di un Piano nazionale antiviolenza da finanziare annualmente con 15 milioni di euro.
L'attuazione del Piano strategico nazionale sulla violenza maschile contro le donne 2021-2023 è affidata al livello di governance regionale. Sebbene tutte le regioni italiane abbiano adottato una legislazione di contrato alla violenza di genere, poche hanno adottato piani regionali completi,
Le risposte dello Stato in materia di raccolta di dati amministrativi rappresentano azioni estemporanee - quali ad esempio la raccolta di dati per verificare l'applicazione del cosiddetto "Codice Rosso", quella sulle richieste di aiuto al numero 1522 e sul monitoraggio dell'impatto del Covid-19 sulla violenza domestica - poiché non si basano su una prospettiva di continuità e pianificazione a lungo termine.
In questa intervista a Marcella Pirrone, avvocata D.i.Re e presidente di WAVE - Women Against Violence Europe, la rete che riunisce 160 organizzazioni di 46 paesi europei, approfondiremo il significato e le implicazioni di tale adesione per la protezione dei diritti delle donne e la lotta contro la violenza di genere.
Egregia Presidente del Consiglio, abbiamo appreso dalla stampa che Fratelli d’Italia e Lega, si sono astenuti durante la votazione per l’adesione dell’Unione Europea alla Convenzione di Istanbul, strumento internazionale per la tutela dei diritti delle vittime di maltrattamento e violenza. Addirittura, durante la votazione ci sono stati due voti contrari da parte di due esponenti dei partiti italiani che fanno parte della coalizione del Governo da Lei presieduto.
Il supporto alle donne richiedenti asilo e rifugiate nei percorsi di fuoriuscita dalla violenza. Workshop Online 17, 24 e 31 maggio 2023
D.i.Re esprime preoccupazione di fronte al cosiddetto rafforzamento del Codice Rosso, che – nuovamente – sottovaluta sia i tempi delle donne nei loro percorsi di uscita dalla violenza, sia le indicazioni già espresse dalla stessa Rete D.i.Re e dal GREVIO.
Ancora una volta le dichiarazioni della presidente Meloni contraddicono la realtà”
È stato pubblicato il secondo Rapporto delle organizzazioni di donne sull’attuazione della Convenzione di Istanbul in Italia. Ancora molte le aree di intervento nelle quali lo Stato italiano è carente.