“Insultare altre donne usando l’epiteto ‘zoccole’ come da sempre si fa per offendere le donne, cancellare la loro libertà, colpire la loro autodeterminazione, cavalcando gli stessi stereotipi sessisti che la cultura patriarcale ha costruito nei secoli è gravissimo”, afferma Antonella Veltri, presidente di D.i.Re, “e inaccettabile da parte di una donna, Rossella Angiolini, che riveste il ruolo istituzionale di presidente della Commissione pari opportunità della Provincia di Arezzo, e dovrebbe invece lavorare per abbattere proprio questi stereotipi”.
“Ancora più grave è cercare di addossare alle ‘femministe di sinistra’ una qualche responsabilità nella morte di Saman Abbas, quando quello che abbiamo sotto gli occhi è il fallimento complessivo di un sistema antiviolenza che ancora non si riconosce come tale, e di un paese che ancora stenta a costruire percorsi di vera cittadinanza per tutte le persone che qui vivono e lavorano”, aggiunge Antonella Veltri.
“Quanto alle ‘femministe di sinistra’, in questi giorni hanno preso la parola, eccome, a partire dalle attiviste che lavorano nei centri antiviolenza”, aggiunge Veltri. “E lo hanno fatto per ribadire per l’ennesima volta che la violenza maschile contro le donne è un problema strutturale radicato nella cultura patriarcale, la stessa che cavalca Angiolini, e che prevenirla e contrastarla significa schierarsi con energia per il cambiamento di questa cultura. Anche e soprattutto quando si è presidente di una Commissione pari opportunità”.
“Per questo Rossella Angiolini farebbe bene a riflettere, magari prendendosi una pausa istituzionale dimettendosi”, conclude la presidente di D.i.Re.