Cara presidente Meloni, la violenza maschile alle donne non si ferma con la propaganda e sminuendo il ruolo del femminismo

Empowerment femminile e violenza alle donne non sono due “cose” diverse, presidente Meloni. L’affermazione della donna nella sfera pubblica, così spesso ancora inibita e preclusa dal ruolo privato ed esclusivamente di cura – assegnato dalla cultura patriarcale alle donne e quindi non scelto, crea le condizioni di asimmetria di posizioni sociali ed economiche che nutrono e alimentano disparità e dominio” dichiara Antonella Veltri, presidente D.i.Re – Donne in Rete contro la violenza. “Signora presidente del Consiglio, le sue parole ci fanno fare passi indietro e ignorano il portato di una cultura di dominio maschile che il movimento delle donne da decenni contrasta la violenza maschile alle donne” continua Veltri.

Imputare la responsabilità della violenza alle donne alla aumentata presenza di uomini di provenienza non italiana è davvero fuorviante, una sorta di distrazione di massa che sposta il centro della riflessione dalla “cultura” cui lei fa riferimento. E se l’emersione del fenomeno aumenta perché le donne “prendono spazio” questo, cara presidente, è perché qualcosa è accaduto nel passato e le donne, il femminismo ha creato le condizioni per fare uscire le donne dal silenzio della violenza. Per quanto riguarda poi l’empowerment femminile, non ha certo reso un servizio a tutte le donne nel loro percorso, declinando al maschile il suo importante ruolo, lasciandolo così ancora dominio esclusivo degli uomini, solo momentaneamente concesso a una donna” conclude la presidente.

This website uses cookies.