La Corte d’Appello di Genova ha confermato la sentenza di condanna del 2019 pronunciata dal Tribunale di Savona nei confronti di Matteo Camiciottoli, sindaco di Pontivrea accusato di diffamazione ai danni di Laura Boldrini, allora presidente della Camera dei deputati.
Boldrini aveva querelato il sindaco leghista che, a seguito degli stupri avvenuti nel 2017 a Rimini, aveva suggerito di inviare gli stupratori “a casa della Boldrini, magari le mettono il sorriso”.
I danni erano stati quantificati in 20.000€ per Laura Boldrini e 100€ per ognuna delle Associazioni che si erano costituite come parte civile.
La conferma della condanna ha una doppia valenza: tenere ferma la condanna di attacchi sessisti e riconoscere il ruolo delle Associazioni antiviolenza.
D.i.Re – Donne in Rete contro la violenza si è costituita parte civile al fianco di Laura Boldrini in primo grado insieme a:
- Centro per non subire violenza
- Differenza donna
- Se non ora quando?
- Udi Nazionale
“È la conferma di un importante riconoscimento in favore delle Associazioni, tra le quali D.i.Re – Donne in Rete contro la violenza. I giudici, oltre ad aver punito penalmente il commento gravemente diffamatorio pubblicato dall’imputato, hanno dato voce alle Associazioni che lottano quotidianamente a fianco e per le donne contro ogni forma di violenza e di stereotipo sessista” dichiara Nadia Calafato, avvocata della Rete avvocate D.i.Re.