“I centri antiviolenza della rete D.i.Re si sono subito organizzati per far fronte all’emergenza, ma ora la situazione comincia a mostrare tutte le sue criticità”, spiega Antonella Veltri, annunciando che “per questo abbiamo scritto alla ministra per le Pari Opportunità Elena Bonetti”.

COVID19 - D.i.Re scrive alla ministra Bonetti Nella lettera inviata D.i.Re chiede di attivare una sezione specifica dedicata alla prevenzione e al contrasto della violenza di genere nella pagina con FAQ creata dal Dipartimento, “in modo che le donne sappiano con certezza che possono sempre trovare supporto se hanno bisogno di sottrarsi alla violenza, mentre molte credono che i centri antiviolenza siano chiusi”, precisa Veltri.

“I centri antiviolenza e le case rifugio, come moltissimi altri presidi sociali collettivi, a cominciare dalle strutture che accolgono donne richiedenti asilo e rifugiate con cui anche D.i.Re lavora, non sono stati dotati di alcuna strumentazione per far fronte all’emergenza, a partire dalle mascherine ormai praticamente introvabili e necessarie alle operatrici che devono continuare a svolgere il loro lavoro”, si legge nella lettera inviata alla ministra. “Per questo abbiamo chiesto aiuto a UNHCR”, racconta Veltri.

Desta inoltre grande preoccupazione “la difficoltà a fare nuove accoglienze per le donne che necessitano di protezione immediata”, aggiunge Veltri, perché, come scrive D.i.Re alla ministra, “non sono stati fino ad oggi previsti meccanismi di finanziamento specifici per l’emergenza, in particolare per individuare strutture ad hoc nelle quali accogliere le donne per la necessaria quarantena prima dell’inserimento in casa rifugio qualora dovessero presentare sintomi riconducibili al COVID-19, o per gestire la separazione dei nuclei accolti in casa rifugio qualora dovessero emergere casi di contagio da coronavirus”.

“Anche l’ultimo DPCM, che affronta le criticità per il sistema produttivo, sembra aver dimenticato le organizzazioni del terzo settore e i centri antiviolenza, per le quali finora non sono state previste misure che ne contemperino le specificità”, conclude la presidente di D.i.Re. “Ma sappiamo bene che la violenza non si ferma, non basta sollecitare le donne a chiamare il 1522, occorre una sinergia nazionale”.

 

La lettera inviata da D.i.Re alla ministra per le Pari opportunità Elena Bonetti

La risposta della ministra per le Pari opportunità Elena Bonetti a D.i.Re 

 

© La fotografia della ministra Elena Bonetti è di Stephanie Gengotti.