Parte l’8 marzo 2020 la nuova campagna di D.i.Re “Violenza sulle donne. In che Stato siamo?”
Obiettivo della campagna è sollecitare lo Stato italiano ad applicare pienamente la Convenzione di Istanbul sulla violenza contro le donne e la violenza domestica, in vigore ormai dal 2014. Il Gruppo di esperte sulla violenza (GREVIO) del Consiglio d’Europa ha dato al Governo indicazioni precise in tal senso.
Ecco il video che lancia la campagna:
Tra il 2018 e il 2019 il GREVIO ha monitorato lo stato di applicazione della Convenzione di Istanbul in Italia, segnalando nel suo Rapporto all’Italia tutti gli ostacoli ai percorsi di uscita dalla violenza di ordine culturale e pratico, comprese politiche inadeguate e insufficienti.
In Italia le donne in situazione di violenza affrontano ovunque – servizi, Polizia, tribunali, Commissioni territoriali – con stereotipi e pregiudizi, non trovano ascolto e credibilità, non ottengono misure di protezione efficaci, e rischiano di perdere i figlinelle cause di separazione. Il numero dei femminicidi rimane costante nel tempo.
Ogni mese per un anno la campagna “Violenza sulle donne. In che Stato siamo?”richiamerà l’attenzione dell’opinione pubblica, dei media e delle istituzioni sulle principali raccomandazioni del Consiglio d’Europa riguardo alle 12 aree tematiche seguenti:
Finanziamento ai centri antiviolenza. Raccolta dati e anonimato
Impatto di stereotipi e sessismo
Condizione delle donne migranti richiedenti asilo e rifugiate
Situazione delle donne con disabilità e discriminazioni multiple
Disconoscimento della violenza nelle cause civili per separazioni e affidamento di figli/e
Vittimizzazione secondaria nei tribunali
Valutazione del rischio e misure di protezione
Responsabilità dello Stato e risarcimenti
Formazione di operatori e professionisti
Sensibilizzazione, educazione e cambiamento culturale
D.i.Re presenterà risultati della campagna l’8 marzo 2021.
Cosa deve fare lo Stato italiano per attuare la Convenzione di Istanbul secondo il GREVIO?
La campagna è realizzata grazie al gentile contributo di Kering Foundation