La violenza non è amore.

È questo il messaggio che la Finale di Coppa Italia femminile organizzata dalla FIGC lancerà il 28 aprile dallo stadio Ennio Tardini di Parma insieme a D.i.Re – Donne in rete contro la violenza, la più grande associazione in Italia che si occupa di violenza contro le donne, alla quale aderiscono 80 organizzazioni che gestiscono 116 centri antiviolenza e 92 case rifugio in 18 regioni.

E se il 28 aprile il calcio femminile farà il tifo per i centri antiviolenza D.i.Re, D.i.Re fa il tifo per il calcio femminile perché è proprio dando un calcio agli stereotipi che si può contribuire a cambiare la cultura che è alla base della violenza maschile contro le donne.

“Del resto il calcio oltre a essere lo sport preferito in Italia è anche veicolo eccezionale per la formazione ed educazione di bambini e bambine e dove si cristallizzano gli stereotipi che confermano una certa idea di maschile e femminile”, sottolinea Lella Palladino, presidente di D.i.Re.

“Siamo felici di poter collaborare con la FIGC perché è sui campi di calcio e negli stadi che possiamo giocare insieme una importante partita per vincere la violenza contro le donne”.

 

Giovedì 18 aprile a Parma la conferenza stampa che ha presentato la gara in cui fronteggeranno Fiorentina e Juventus femminili, con la partecipazione di Lella Palladino, presidente di D.i.Re, e Samuela Frigeri, presidente del Centro antiviolenza di Parma.