Alice degl’Innocenti*

Una donna su tre in Europa è stata vittima di abusi sessuali e/o violenze fisiche durante la sua vita. Stiamo parlando di più di sessantadue milioni di donne, il 5% cioè 9 milioni sono state vittime di stupro.

Il report 2015 di WAVE evidenzia come rispetto a bisogni esistenti i servizi di supporto specializzati per sostenere le vittime di violenza di genere sono scarsi e iniquamente distribuiti sui territori. In Europa mancano all’appello oltre 47 mila centri antiviolenza e solo 9 dei paesi al di fuori dell’UE forniscono una help-line 24/7 gratuita. Questi sono solo alcuni dei dati su cui Wave, ha deciso di lanciare una campagna per il 2016/17.

Leggendo il programma su cui si basa la Campagna, si evince che: Wave riconosce che de facto non esiste nessun luogo dove donne e ragazze sono completamente al sicuro da esperienze di violenza in ogni area della società, sia nella sfera privata che in quella pubblica, sia nei luoghi di lavoro che online, in tempi di pace e in tempi di conflitti armati e guerre.

Wave riconosce anche che tutte queste forme di violenza sono tra di esse interconnesse e radicate nella storica disuguaglianza dei poteri tra uomini e donne. La quale è la causa e allo stesso tempo la conseguenza della violenza contro le donne.

Wave sottolinea come documenti e discorsi sono molto importanti per diffondere la consapevolezza ma le parole non sono abbastanza per salvare la vita, la salute e la libertà delle donne vittime di violenza e dei loro figli.

Per garantire alle donne di oggi e di domani una vita libera dalla violenza occorre agire: da qui il motto della campagna Step Up!.

Slogan che indica un’azione fisica, salire, fare un passo e contemporaneamente l’idea di azione collettiva verso un impegno morale, concretizzare, aumentare, consolidare le forze e risorse nella lotta contro la violenza di genere.

La campagna europea Step Up! si pone come obiettivi a livello europeo di sostenere il diritto delle donne vittime di violenza e i loro figli di ottenere, sostegno e protezione adeguati. La tematica della violenza di genere deve rientrare tra le problematiche principali nell’agenda dei governi di tutta Europa. Presenza sul territorio, qualità e fondi per i servizi di supporto specializzato verso le donne devono incrementare e adeguati finanziamenti devono essere forniti alle organizzazioni non governative a supporto delle vittime.

Un’adeguata presenza di servizi è importante ma non è abbastanza, occorre anche una qualità adeguata degli stessi. Dove esistono centri di supporto per le donne, spesso vengono a mancare risorse finanziarie adeguate per promuoversi nel territorio, di conseguenza le donne non sono a conoscenza della presenza di tali servizi.

Dobbiamo far capire ai nostri governi che non è sufficiente garantire “a roof over one’s head”, un tetto sopra la testa, per chi fugge dalla violenza. Servizi che non sono protetti che non forniscono un supporto adeguato secondo una sensibilità di genere e in linea con la protezione dei diritti umani, non sono un’alternativa alla violenza.

In molti paesi Europei c’è una tendenza a favorire la presenza di servizi generici che adottano un approccio neutrale e non aiutano veramente la donna ad uscire dalla violenza perché non riconoscono le radici della problematica ma ne curano solo le conseguenze immediate come se fosse un semplice servizio statale e non un impegno verso un mondo da cambiare.

Il programma della campagna dal suo lancio e stato un coinvolgimento a 360 gradi su tutti i fronti. E stato lanciato un comunicato stampo dove si chiede al governo italiano di #Step Up! Concretizzando gli impegni che si e assunto nel ratificare la Convenzione d’Istanbul

Si chiede a tutte le donne dei 75 centri antiviolenza della rete D.i.Re di #Step up! Insieme diffondendo la campagna in tutto il territorio nazionale perché l’azione si traduca in un vero cambiamento, occorrono tante voci. La presenza di finanziamenti pubblici seguiti da una mancata distribuzione per ragioni incomprensibili comporta la chiusura di Centri antiviolenza, come sta accadendo a Roma, Napoli e Palermo.

La campagna si e presto diffusa in rete e sui social, tramite immagini, slogan il video officiale creato da WAVE con l’intervista di Rosa Logar.

Il prossimi passo a livello nazionale sarà di creare un Youth Video Award: dove D.i.Re dovrà coinvolgere i giovani tra i 18 e i 25 anni, organizzazioni giovanili, scuole, media e università nella campagna Step Up tramite l’ideazione di video che trattino delle violenze di genere e sottolinei la forza delle vittime che sono sopravvissute.

Siamo solo all’inizio della campagna, con l’obiettivo di portare ad un vero cambiamento per ora noi abbiamo deciso di #Step up! E tu?

 

*Centro antiviolenza Vivere donna, Carpi