Egregio Ministro,

Le scriviamo in merito al progetto di educazione alla sessualità nelle scuole di cui abbiamo letto sulle testate nazionali.

Nel condividere l’urgenza di attività di prevenzione immediate e capillari, siamo a offrire la competenza e il supporto dei Centri antiviolenza della Rete D.i.Re per la redazione delle linee guida che intendete distribuire ai e alle dirigenti scolastici e scolastiche, nelle prossime settimane.

Inoltre, nel caso in cui le attività venissero delegate a terzi, ci auguriamo che sia comunque previsto l’intervento dei Centri antiviolenza D.i.Re – soggetti riconosciuti e competenti – che già promuovono percorsi di formazione rivolti alle e agli insegnanti e di prevenzione per le studentesse e gli studenti di ogni ordine e grado sui propri territori, così come previsto anche dall’art. 6 dell’Intesa Stato-Regioni del 14 settembre 2022.

Presenti su tutto il territorio nazionale e profondamente radicati nei rispettivi territori, i Centri antiviolenza della Rete nazionale D.i.Re hanno oltre trent’anni di esperienza diretta a contatto di studentesse e studenti con attività di sensibilizzazione e prevenzione alla violenza di genere e con programmi per la valorizzazione delle differenze e del rispetto tra i generi, che hanno permesso di consolidare le relazioni con gli Istituti scolastici. Siamo convinte che proprio da qui si debba partire per auspicare un futuro in cui la violenza non sia più un fenomeno strutturale e sistemico.

E siamo certe che il progetto si inserisce nel quadro del cambiamento culturale indispensabile per prevenire e contrastare il fenomeno della violenza alle donne a partire dalla formazione, dalla scuola, per la decostruzione degli stereotipi che nutrono lo squilibrio nei rapporti tra uomini e donne.

Auspichiamo che questa iniziativa prenda corpo per sconfiggere questa grave violazione dei diritti umani.

Restiamo a Sua disposizione per ulteriori informazioni possano esserLe utili.

La Presidente e il Consiglio Direttivo D.i.Re.